Istituto
scuola2 CARATTERIZZAZIONE DEL NOSTRO ISTITUTO SCUOLA attiva e creativa: collaborazione tra tutti i soggetti, che insieme trovano e costruiscono soluzioni; per apprendimento: progettazione di ambienti ricchi di occasioni per la formazione, l’apprendimento, la crescita e il benessere dell’alunno; dell’orientamento: azioni per orientare gli alunni, attraverso la conoscenza di sé, delle proprie attitudini e attraverso l’apertura alle opportunità del territorio; partecipata: assunzione da parte degli utenti di un ruolo importante nell’offerta formativa, per la determinazione delle caratteristiche, dell’efficacia e della qualità; interpretazione dei bisogni degli alunni, dei genitori e della comunità sociale; della personalizzazione, dell’inclusione e del successo formativo: personalizzazione e individualizzazione dei percorsi formativi di tutti e di ciascuno; valorizzazione delle diversità e promozione dell’integrazione, risposte alle problematiche della disabilità, dei disturbi specifici di apprendimento e dei bisogni educativi speciali, piena accoglienza; che condivide i valori della Costituzione: promozione della crescita di ciascun allievo e della sua personalità come uomo e come cittadino; del patto formativo: capacità di darsi obiettivi condivisi, di attivare procedure di controllo e di verifica, attraverso la condivisione e il confronto tra gli attori del processo educativo; che entra in relazione positiva e in sinergia con il territorio: ricezione dei bisogni e dialogo con gli Enti locali, le associazioni, il volontariato, le realtà economiche e le forze sociali per collaborare e costruire insieme; capace di valorizzare le competenze: pianificazione di percorsi di eccellenza e promozione della cultura della certificazione.
CARATTERIZZAZIONE DEL NOSTRO ISTITUTO
SCUOLA
- attiva e creativa: collaborazione tra tutti i soggetti, che insieme trovano e costruiscono soluzioni;
- per apprendimento: progettazione di ambienti ricchi di occasioni per la formazione, l’apprendimento, la crescita e il benessere dell’alunno;
- dell’orientamento: azioni per orientare gli alunni, attraverso la conoscenza di sé, delle proprie attitudini e attraverso l’apertura alle opportunità del territorio;
- partecipata: assunzione da parte degli utenti di un ruolo importante nell’offerta formativa, per la determinazione delle caratteristiche, dell’efficacia e della qualità; interpretazione dei bisogni degli alunni, dei genitori e della comunità sociale;
- della personalizzazione, dell’inclusione e del successo formativo: personalizzazione e individualizzazione dei percorsi formativi di tutti e di ciascuno; valorizzazione delle diversità e promozione dell’integrazione, risposte alle problematiche della disabilità, dei disturbi specifici di apprendimento e dei bisogni educativi speciali, piena accoglienza;
- che condivide i valori della Costituzione: promozione della crescita di ciascun allievo e della sua personalità come uomo e come cittadino;
- del patto formativo: capacità di darsi obiettivi condivisi, di attivare procedure di controllo e di verifica, attraverso la condivisione e il confronto tra gli attori del processo educativo;
- che entra in relazione positiva e in sinergia con il territorio: ricezione dei bisogni e dialogo con gli Enti locali, le associazioni, il volontariato, le realtà economiche e le forze sociali per collaborare e costruire insieme;
- capace di valorizzare le competenze: pianificazione di percorsi di eccellenza e promozione della cultura della certificazione.
IL TERRITORIO
Il territorio dell’Istituto Comprensivo di Navelli si trova lungo l’antico percorso della Via Claudia Nova e del Tratturo Magno, presenta pregevoli testimonianze storiche nei borghi di Poggio Picenze, Barisciano, Calascio, Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte, Prata D’Ansidonia, Castelnuovo, S. Pio delle Camere, Caporciano, Bominaco, Navelli, Tussio, Civitaretenga, Ofena, Capestrano, Collepietro. La transumanza, sul Tratturo Magno, è stata, per secoli, un fenomeno economico, pastorale, politico, sociale e culturale, che ha lasciato segni indelebili nei luoghi. Il territorio conserva sostanzialmente le caratteristiche della sua antica tradizione, l’agricoltura e l’allevamento sono le risorse principali. In passato, il benessere economico era legato al commercio della lana e dello zafferano, i cui guadagni venivano reinvestiti nell’edilizia civile e religiosa, i segni sono ancora riccamente presenti. Importanti ancora oggi le produzioni di zafferano a Navelli, olio e vino, a Ofena e a Capestrano; la coltivazione di legumi è nei dintorni di Santo Stefano di Sessanio, Calascio e Castelvecchio Calvisio. Negli ultimi anni è aumentato il piccolo artigianato, con produzione di pane e prodotti da forno e la piccola e media industria, legata all’ edilizia e al commercio; presenti produzioni enogastronomiche tipiche. In fase di sviluppo il turismo, con escursionismo, valorizzazione di antichi sentieri, Bed & Breakfast, case e camere in affitto, agriturismi, ristoranti e locande. I paesi hanno subito, nei decenni passati, il fenomeno dello spopolamento, con inevitabile perdita di risorse umane valide, in gran parte giovani, dopo il sisma del 2009, invece, si è avuto un flusso di spostamento dalla città dell’Aquila verso i paesi circostanti. Negli ultimi tempi, si registra una forte caratterizzazione multiculturale, con incremento di stranieri, provenienti dalle regioni dell’Est Europa.
LE NOSTRE SCUOLE
Nell’Istituto Comprensivo sono presenti 14 plessi scolastici, frequentati da alunni provenienti da più Comuni:
PLESSI DI SCUOLA PLESSI DI SCUOLA PLESSI DI SCUOLA
DELL’INFANZIA PRIMARIA presenti nei SECONDARIA DI I GRADO
presenti nei Comuni di presenti nei Comuni di presenti nei Comuni di
Barisciano Barisciano Barisciano
Capestrano Calascio Capestrano
Navelli Capestrano S. Pio delle Camere
Poggio Picenze Navelli
S.Pio delle Camere Poggio Picenze
Pio delle Camere
IL TEMPO PROLUNGATO NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Valore aggiunto
Il tempo è una variabile decisiva della qualità della nostra offerta formativa.
Avere maggior tempo a disposizione consente di andare oltre l’insegnamento e le metodologie tradizionali, può favorire l’utilizzo di più linguaggi, promuovere un diverso metodo di studio, lasciare spazio alle identità e alle culture di provenienza, collegare la scuola alla vita, valorizzare anche gli aspetti non intellettuali dell’esperienza scolastica, favorire lo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea.
Il tempo scuola prolungato delle nostre scuole secondarie di I grado, quindi,
- conferisce qualità al processo formativo;
- è una “risposta sociale”, offerta agli utenti, che va incontro alle esigenze di organizzazione familiare collegate agli impegni lavorativi;
- si pone in continuità con la cultura del territorio, esprimendo capacità di accoglienza e di accettazione delle diversità, di rispetto e valorizzazione delle identità e delle radici;
- favorisce il recupero, le strategie personalizzate ed individualizzate;
- consente la realizzazione di laboratori didattici, fondati su una “costruzione attiva” di abilità, conoscenze e competenze.
COMPETENZE E SCUOLA NELLA SOCIETA’ CONTEMPORANEA
La Scuola, per costruire l’offerta formativa, osserva le dinamiche della società attuale, postindustriale e globalizzata: al cittadino viene richiesta la capacità di agire e di confrontarsi, in un contesto in cambiamento continuo ed imprevedibile, dove è necessario rivedere conoscenze, punti di vista, relazioni sociali. Il cittadino globale deve essere in grado di imparare per tutto l’arco della vita, di comunicare, di costruire relazioni in ambiti multiculturali, di usare le tecnologie, di capire la complessità e la trasformazione.
“L’obiettivo generale del sistema educativo e formativo è il conseguimento delle COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA” da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria. (Indicazioni Nazionali) Ogni persona con le COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA realizza lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale, esse rinforzano il percorso di apprendimento continuo che si prolunga per l’intero arco della vita (lifelong learning) e favoriscono l’occupazione.
COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE (definite dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione europea – raccomandazione del 18 dicembre 2006)
- comunicazione nella madrelingua;
- comunicazione nelle lingue straniere;
- competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
- competenza digitale;
- imparare ad imparare;
- competenze sociali e civiche;
- spirito di iniziativa e imprenditorialità;
- consapevolezza ed espressione culturale.
“Nell’ambito del costante processo di elaborazione e verifica dei propri obiettivi e nell’attento confronto con gli altri sistemi europei, le Indicazioni Nazionali intendono promuovere e consolidare le competenze culturali basilari e irrinunciabili tese a sviluppare progressiovamente, nel corso della vita, le competenze-chiave europee”. (Finalità generali delle Indicazioni Nazionali)
CONOSCENZE – ABILITA’- COMPETENZE
MODALITÀ DI RILEVAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI
Per far raggiungere a tutti gli alunni il successo formativo, partiamo dai bisogni educativi e didattici di ciascuno, in modo da poter promuovere lo sviluppo delle potenzialità, il rafforzamento dell’autostima e della consapevolezza di sé, tenendo conto del contesto socio – culturale del territorio. L’analisi dei bisogni è svolta dai docenti in fase di definizione degli aspetti organizzativi e di pianificazione e programmazione delle attività didattiche, attraverso le seguenti azioni: Rilevazione situazione socio-ambientale e culturale degli alunni
Acquisizione di informazioni relative alle conoscenze, abilità e competenze che le precedenti esperienze informative hanno contribuito a costruire
Osservazioni sistematiche degli alunni da parte dei docenti
Confronto tra docenti nelle riunioni degli organi collegiali e negli incontri informali
Osservazioni espresse dai genitori nei colloqui individuali coi docenti e nelle riunioni degli organi collegiali
Osservazioni espresse dai genitori e dai docenti negli incontri e nei questionari realizzati nell’ambito del processo di autovalutazione d’istituto
Confronto tra i diversi ordini di scuola per monitorare l’evolversi dei bisogni e poter disporre di una visione d’insieme
Lettura delle Indicazioni nazionali
Analisi dei risultati delle prove standardizzate nazionali
LA NOSTRA OFFERTA FORMATIVA
Le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare.
Il nostro Istituto Comprensivo realizza la progettazione in un unico curricolo verticale, caratterizzato da continuità e unitarietà.
Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze, riferimenti ineludibili, relativi ai campi di esperienza ed alle discipline. I traguardi, prescrittivi nella loro valenza temporale, costituiscono criteri per la valutazione.
La certificazione delle competenze accompagna il documento di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni, viene rilasciata alla fine della classe quinta di scuola primaria e alla fine della classe terza di scuola secondaria di primo grado.
Il CLIL (Content and Language Integrated Learning) è un approccio didattico di tipo immersivo che punta alla costruzione di competenze linguistiche e abilità comunicative in lingua straniera insieme allo sviluppo e all’acquisizione di conoscenze disciplinari.
L’approccio CLIL ha il duplice obiettivo di focalizzarsi tanto sulla disciplina insegnata che sugli aspetti grammaticali, fonetici e comunicativi della lingua straniera che fa da target veicolare. 11 Il CLIL potenzia nello studente:
Una maggiore fiducia nella proprie capacità comunicative nella lingua straniera target
Più spendibilità delle competenze linguistiche acquisite, specialmente in attività pratiche
Maggiore apertura e disponibilità alla mobilità nell’istruzione e nel lavoro
Il CLIL è un approccio all’insegnamento della lingua straniera con una modalità integrata di insegnamento disciplinare e linguistico.
INTEGRAZIONE ED INCLUSIONE DI TUTTI GLI ALUNNI
La nostra idea guida: parità dei diritti/doveri di tutti gli studenti.
L’obiettivo primario è favorire l’acquisizione degli strumenti minimi necessari per l’integrazione sociale da parte di ogni alunno (L.104/92 agli art.12, art.13, direttiva del 27/12/12 – BES, C.M. n.8/2013, nota MIUR del 22/11/2013 n. 2563).
La macroarea BES – Bisogni Educativi Speciali – comprende tre categorie:
- a) la disabilità certificata ai sensi dell’art. 3, commi 1 o 3 della Legge 104/92, che dà titolo alla attribuzione dell’insegnante di sostegno;
- b) i disturbi evolutivi specifici, che comprendono i DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento, con diagnosi ai sensi dell’art. 3 della Legge 170/2010) ed altri quadri diagnostici quali i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione e dell’iperattività;
- c) lo svantaggio socio-economico, linguistico, culturale, i casi di difficoltà di attenzione, concentrazione, il border line cognitivo, ed il disagio comportamentale-relazionale.
Nel nostro Istituto Comprensivo opera:
– il GLI – Gruppo di lavoro per l’inclusione, una commissione per il disagio coordinata dal Dirigente Scolastico, che svolge funzioni interne ed esterne alla scuola, relative a tutte le problematiche riferite ai BES;
– una sottocommissione costituita dal Dirigente Scolastico, dal docente funzione strumentale referente del GLHO, dai due collaboratori del dirigente e dall’insegnante referente della scuola dell’infanzia, che si adopera per vagliare azioni, progetti e strategie atte ad intraprendere percorsi che assicurino integrazione e inclusione degli alunni compresi nell’area BES.
Le strategie di intervento didattico curano:
il clima della classe
- comportamenti non discriminatori;
- attenzione ai bisogni di ciascuno;
- accettazione e valorizzazione della diversità;
- strutturazione del senso di appartenenza;
- costruzione di relazioni socio affettive positive;
Le strategie didattiche e gli strumenti
- apprendimento cooperativo
- lavoro di gruppo
- tutoring
- suddivisione del tempo in tempi
- utilizzo di mediatori didattici, ausili e attrezzature informatiche e software didattici; l’insegnamento – apprendimento
- alunno protagonista
- favorire la costruzione attiva della conoscenza h. rispetto di ritmi e stili di apprendimento.
I GENITORI
- Partecipano alla vita scolastica garantendo la loro presenza all’interno degli organi collegiali: Consiglio d’ Istituto, Consiglio di Intersezione/Interclasse e Consiglio di Classe.
- Interagiscono con gli insegnanti attraverso i colloqui individuali che hanno luogo tre volte nel corso dell’anno nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado ( in caso di necessità particolari o urgenti, docenti e genitori possono concordare incontri anche al di fuori di quelli previsti). Nella scuola secondaria, si possono incontrare i docenti in un’ora messa a disposizione settimanalmente, previo appuntamento telefonico.
“LE RESPONSABILITA’ DELLA SCUOLA E DELLA FAMIGLIA”
LA SCUOLA EDUCA CON L’ESEMPIO LA FAMIGLIA EDUCA CON L’ESEMPIO
Valorizza le conoscenze e le esperienze Trasmette un positivo atteggiamento
acquisite dall’alunno fuori la scuola verso la scuola ed il valore della cultura
Valorizza e incoraggia ogni alunno, nel È partner della scuola nell’educazione
rispetto dei ritmi e dei tempi individuali alla legalità, alla sicurezza di sé e degli
altri, alla corretta alimentazione
Educa al valore e alle necessità delle Conosce, rispetta e fa rispettare ai propri
regole, necessarie per garantire i figli il Regolamento d’Istituto
diritti/doveri di tutti
Svolge il suo programma Controlla giornalmente il diario,
essenzialmente in orario scolastico giustifica le assenze, controlla che nello
zainetto ci sia sempre il necessario, evitando
il superfluo
Assegna per casa compiti e lezioni Verifica l’esecuzione dei compiti ma non
necessari e fa in modo che essi siano si sostituisce mai ai figli nell’esecuzione
eseguibili autonomamente dall’alunno degli stessi
Ultimo aggiornamento
9 Giugno 2016, 12:13